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martedì 27 maggio 2008
GERMANIA: INAUGURATO A BERLINO MONUMENTO A VITTIME GAY DEL NAZISMO
Anche il sindaco della capitale tedesca Klaus Wowereit, gay dichiarato, ha partecipato all'inaugurazione dell'opera, un blocco di pietra grigia alto 4 metri con una finestra dalla quale si puo' vedere il filmato di una coppia omosessuale che si bacia.
27-MAG-08 15:13
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lunedì 26 maggio 2008
COMUNICATO STAMPA ARCIGAY RIMINI
RIMINI? PER I GAY COME
Il Comitato provinciale Arcigay di Rimini considera negativamente e con forte preoccupazione la bocciatura da parte della Provincia dell'ordine del giorno a sostegno del Bologna Pride del 28 giugno.
Tra tutti i paesi europei solo
Solo pochi giorni fa a Roma il giornalista di una radio gay è stato fisicamente aggredito sotto la propria abitazione e minacciato apertamente per il suo impegno, e a Palermo un padre ha accoltellato il figlio 18enne perché non poteva accettarne l'omosessualità. I casi di bullismo omofobo sono innumerevoli e quotidiani. In soli due anni sono stati 50 gli atti gravi di violenza denunciati, e si contano ormai 14 omicidi di persone omosessuali. Questo solo per limitarci ai casi noti, ma moltissimi altri non emergono perché milioni di gay e lesbiche sono costretti di fatto alla clandestinità sociale, in assenza di quelle leggi di tutela dell'espressione e protezione dell'incolumità ormai in vigore in tutta Europa. Il fenomeno dell'omofobia sta registrando una violenta recrudescenza, nel più candido rifiuto dell'evidenza ostentato dal Governo di centro-destra, che anzi getta benzina sul fuoco rilasciando dichiarazioni xenofobe e discriminatorie.
In questo clima di caccia al "diverso" c'è un bisogno urgentissimo di una legge che difenda le persone omosessuali, bisessuali e trans dalle violenze fisiche e morali che quotidianamente subiscono, e che promuova e tuteli la pace sociale e l'inclusione.
Confidiamo nel fatto che
Alessandro Tosarelli
Presidente Comitato provinciale Arcigay di Rimini
"Alan M. Turing"
"La Voce di Romagna", quotidiano di Rimini
domenica 25 maggio 2008
La Provincia non sostiene gay pride bolognese
Carfagna caricatura di un ministro
È insopportabile che il ministro Mara Carfagna dica un giorno si e l'altro pure che si occuperà solo dei casi singoli di discriminazione. Questo non è il ruolo o il compito di un ministro.
Il caso singolo di Cristian Floris fa emergere un problema vastissimo ma è del fenomeno generale che si deve occupare Mara Carfagna perché ella ha il potere di mettere in pratica azioni concrete, attraverso strumenti legislativi, per evitare o disincentivare le discriminazioni collettive.
Da lei non serve solidarietà pietistica, ma servono azioni concrete e serve che dica cosa intende fare per mettere in pratica queste azioni. Noi vogliamo sapere se il Ministro è d'accordo con l'estensione della Legge Mancino che allarga i reati di odio per orientamento sessuale.
E poi la smetta il ministro di parlare del corteo del Pride come di una caricatura perché, dalle sue prime uscite pubbliche, ci sembra piuttosto sia la Carfagna stessa una caricatura di un ministro, abbiamo capito che non parteciperà ai Pride ma per questo non sentiremo la sua mancanza. E la smetta di dire che non finanzierà nulla perché nessuno le ha mai chiesto un centesimo per quanto riguarda i cortei perché semmai i contributi sono stati chiesti per gli eventi culturali collaterali.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
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venerdì 23 maggio 2008
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giovedì 22 maggio 2008
(21/05/2008) Il presidente del Gambia Yahya Jammeh ha intimato a tutti gli omosessuali di lasciare il paese entro 24 ore se non vogliono incorrere in spiacevoli conseguenze.
Gambia - Gay e lesbiche hanno 24 ore per lasciare il paese o dovranno sopportare pesanti conseguenze. Così ha detto il presidente del Gambia, Yahya Jammeh, il quale non ha però precisato a che tipo di persecuzioni andranno incontro gli omosessuali gambiani.
Non è difficile comunque immaginarle, data la tirannia a sfondo religioso islamico del presidente. Già con l'attuale legislazione infatti chi è sospettato di atti omosessuali è condannato a 7 anni di prigione. Lo scorso anno Jammeh si rese inoltre protagonista di un altro episodio sconcertante, non tanto per le persecuzioni con cui impose e continua ad imporre la dittatura al suo paese, ma per avere sostenuto di aver scoperto una miracolosa cura contro l'HIV composta da un impacco di erbe e due banane da mangiare a digiuno.
INDIA: SEPARATE DALLE FAMIGLIE, DUE DONNE SI DANNO FUOCO PER AMORE
(21/05/2008) Separate dalle famiglie, due donne indiane si danno fuoco e muoiono carbonizzate. Vengono cremate insieme.
INDIA: SEPARATE DALLE FAMIGLIE, DUE DONNE SI DANNO FUOCO PER AMORE
(21/05/2008) Separate dalle famiglie, due donne indiane si danno fuoco e muoiono carbonizzate. Vengono cremate insieme.
India - Due donne indiane, separate dalle rispettive famiglie perchè avevano una relazione, si sono date fuoco e sono morte per rivendicare il loro amore. I corpi martoriati di Christy Malar, 38 anni, e della sua partner identificata come Rukmani, 40, sono stati scoperti domenica nella casa di una delle due a Sathangadu.
Le due sono morte abbracciandosi e così sono state trovate dalla polizia. Entrambe erano sposate con due uomini, come è consuetudine nella società indiana. La polizia di Thiruvallur riporta che le donne, amiche dall'adolescenza, avevano una relazione che era nota alle famiglie le quali per anni hanno cercato di separarle con ogni tipo di violenza. Gli agenti riportano inoltre che Christy e Rukmani hanno cercato di baciarsi negli ultimi istanti di vita. Con un'amara ironia, le due famiglie hanno acconsentito affinchè le due venissero cremate insieme. Le associazioni per i diritti civili indiani chiedono ormai da anni l'abolizione della legge contro l'omosessualità.
http://www.gay.tv
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martedì 20 maggio 2008
MANCUSO (ARCIGAY): TG1, RIOTTA SI SCUSI CON NOI
Bologna, 20 maggio 2008
GAY. MANCUSO (ARCIGAY): TG1, RIOTTA SI SCUSI CON NOI
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
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lunedì 19 maggio 2008
Grillini: il vaticano ribadisce il divieto ai preti gay alla vigilia della giornata contro l'omofobia
Al prete cattolico è preclusa ogni forma di sessualità, di famiglia e di procrezione, quindi anche un omosessuale che rispetti questa somma di divieti dovrebbe essere ammesso. Ma il rifiuto di ordinare preti gay, anche se casti, dimostra tutto l'odio della struttura maschilista vaticana verso gli omosessuali in quanto tali.
Ribadirlo in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia se non altro fa chiarezza. In ogni caso personalmente inviterei gli omosessuali cattolici ad evitare la carriere acclesiastica per non diventare complici dell'omofobia religiosa.
Franco Grillini
Direttore del quotidiano on line "GAYNEWS"
Apc-*VATICANO/ S.SEDE PRECISA: DIVIETO SEMINARISTI GAY VALIDO SEMPRE
Anche per case missionarie, Chiese orientali e religiosi
Città del Vaticano, 16 mag. (Apcom) - Le norme che stabiliscono l'inammissibilità ai seminari di "coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono quel che si definisce la cultura gay" (ma non di coloro le cui "tendenze omosessuali" sono "espressione di un problema transitorio") è valida per tutti i religiosi, nonché per le case di formazione missionarie e per quelle delle Chiese orientali. La precisazione, promulgata dal cardinale Tarcisio Bertone e approvata dal Papa, è stata pubblicata oggi sull'Osservatore romano'
"In riferimento al Documento della Congregazione per l'Educazione Cattolica 'Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri', pubblicato dal menzionato Dicastero il 4 novembre 2005, e in seguito a numerose richieste di chiarimento giunte alla Sede Apostolica, si precisa - si legge nella nota - che le disposizioni contenute in detta Istruzione valgono per tutte le Case di formazione al sacerdozio, comprese quelle che dipendono dai Dicasteri per le Chiese Orientali, per l'Evangelizzazione dei Popoli e per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Il Sommo Pontefice, il giorno 8 del mese di aprile dell'anno del Signore 2008, ha approvato tale precisazione".
Ska
Bertolt Brecht
CARA MINISTRA CARFAGNA, COSI' NON CI SIAMO, RISPETTI CHI VIVE IN COPPIA PER AMORE!
E' vero - dice la Concia - che la società italiana ha un approccio di maggiore apertura verso gli omosessuali e questo è dovuto al lavoro svolto negli ultimi vent'anni dal movimento omosessuale italiano: ma è tristemente vero che la politica si rifiuta di registrare questo cambiamento.
La Carfagna è consigliata male - continua la Concia - probabilmente dai suoi cinque amici omosessuali ricchi, che vivono in un contesto sociale protetto.
Anche io - ammette la Concia - vivo una condizione privilegiata: il mio status di parlamentare mi consente di godere di diritti e benefici non riconosciuti ai comuni cittadini omosessuali; ma faccio politica per occuparmi di chi non ha questi privilegi.
Il Ministro si confronti con la società vera - incalza la Concia - si confronti con quegli omosessuali che vivono in coppia per amore e che non hanno il diritto di lasciare l'eredità al partner di una vita o godere della pensione di reversibilità di questi; si confronti con i problemi di chi non può succedere di diritto nel contratto di affitto, di prendere decisioni sulla salute del proprio partner, di chi non può assistere il proprio partner malato.
La Carfagna ha deciso di non andare al gaypride? Significa - continua la Concia - che il ministro si rifiuta di conoscere da vicino i problemi gravi di una parte della società italiana.
Cara ministra Carfagna - conclude la Concia - così non ci siamo proprio: negare il problema, negare l'evidenza, non è la maniera migliore per avviare il dialogo sul tema dei diritti civili in Italia.
CARFAGNA. MANCUSO: COME LA MATRIGNA DI CENERENTOLA
Come comunità omosessuale avremmo tanto bisogno di un Ministro delle Pari Opportunità che sia al corrente del ruolo che ricopre. Che abbia perlomeno dato una lettura, anche veloce, dei Trattati e delle Direttive europee. Invece, dalle prime uscite ufficiali come ministro di Mara Carfagna abbiamo sempre più l'impressione che non sappia dove si trova. Ci chiediamo come faccia a sostenere il ministro che non esistono discriminazioni sui luoghi di lavoro per le persone omosessuali? Saremmo tanto curiosi di sapere quali sono i gay che la Carfagna dice di conoscere e in quale mondo ella vive, perché ci pare che abbia una percezione della realtà del tutto distorta. Le persone lgbt in carne ed ossa soffrono e lottano molto più delle persone etero per portare avanti il loro amore e a volte sono costrette e nascondere il loro orientamento sessuale, in famiglia, a scuola, al proprio datore di lavoro. E' disumano affermare che non si voglia alcun tipo di riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali: evidentemente la Carfagna non sa quante siano i drammi vissuti in questi anni dalle persone che non possono dare una prospettiva, una dignità ai loro rapporti d'amore. Se a questo assommiamo la fiera negazione del patrocinio al Pride nazionale di Bologna del 28 giugno, la Carfagna invece che un ministro della Repubblica, sembra aver assunto il ruolo della matrigna di Cenerentola.
Un ministro non si occupa dei singoli casi di discriminazione, per questo ci sono gli avvocati e gli ottimi sportelli della Cgil che da anni collaborano con Arcigay e le altre associazioni lgbt. A lei chiediamo di assumersi il compito e la responsabilità di scrivere una legge perché tutte le discriminazioni, quindi anche quelle contro le donne, siano evitate. Quando il ministro avrà tempo potrà, in questo senso, leggersi gli atti parlamentari della scorsa legislatura ed apprendere che proposte del genere erano state avanzate dal precedente governo ed erano in discussione nelle competenti commissioni.
Ristabiliamo, infine, la verità: sono 14 gli omicidi di persone lgbt e in due anni sono 50 sono gli atti gravi di violenza denunciati. Migliaia inoltre sono gli episodi di discriminazione subiti dalle persone lgbt, che non emergono perché milioni di gay e lesbiche sono costretti alla clandestinità sociale, in assenza di quelle leggi di tutela e di riconoscimento ormai in vigore in tutta Europa.
Siccome ci teniamo che il ministro Mara Carfagna possa emanciparsi dal ruolo di matrigna, le chiediamo ufficialmente di incontrarci affinché possa distaccarsi dal mondo delle favole e ritornare tra i comuni mortali, che hanno bisogno di risposte concrete, non di consunte e provocatorie esternazioni sui giornali.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
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domenica 18 maggio 2008
UNIONI GAY/ PARIGI VUOLE DEPENALIZZAZIONE GLOBALE OMOSESSUALITA'
Yade, che ha ricevuto associazioni che si battono contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale, ha dichiarato di aver presentato "la bozza di iniziativa europea che chiede la depenalizzazione universale dell'omosessualità, che sarebbe portata dinanzi all'assemblea generale delle Nazioni Unite" durante la presidenza francese dell'Ue, nel secondo semestre 2008.
Il segretario di stato "ha annunciato alle associazioni che il governo francese riconosce ormai ufficialmente questa giornata internazionale contro l'omofobia". Secondo una nota del suo entourage, "si è inoltre impegnata ad affrontare i casi di omofobia constatati in occasione dei suoi viaggi all'estero".
Le organizzazioni omosessuali e di difesa dei diritti umani si sono mobilitate a numerose riprese perché gli omosessuali iraniani che aspirano all'asilo politico non siano rinviati nel loro Paese, perchè rischiano di essere perseguiti o giustiziati.
L'organizzazione Human Rights Watch (HRW) ha dal canto suo messo in testa i presidenti di Polonia e Uganda alla classifica dei responsabili mondiali colpevoli di discriminazione agli omosessuali.
Il presidente polacco Lech Kaczynski si è espresso pubblicamente contro il riconoscimento delle unioni omosessuali e il suo omologo ugandese Yoweri Museveni ha apertamente incitato alla discriminazione verso gli omosessuali, ha ricordato l'organizzazione con sede a New
York.
(fonte Afp)
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martedì 13 maggio 2008
17/05 GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA
iniziative a Rimini e dintorni.
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"VIETATO ATTRAVERSARE I BINARI". Reading dell'autrice Maura Chiulli.
16 maggio
Ore 21 libreria INDIPENDENTEMENTE, via Di Duccio 26
(dietro Piazza Cavour) RIMINI
http://www.myspace.com/maurascrive
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Sabato 17 Maggio 2008
Ore 17.30
Cineteca Comunale
Via Gambalunga 27, Rimini
Anteprima riminese di
IMPROVVISAMENTE L'INVERNO SCORSO
Proiezione del film di Gustav Hofer & Luca Ragazzi premiato a Berlino 2008,
distribuito in tutto il mondo ma non in Italia.
Gustav e Luca sono una coppia da 10 anni. Lo sono per gli amici, i genitori,
i fratelli, i vicini di casa, lo sono anche per l'anziana e devota zia
palermitana... ma non per lo stato italiano. Un documentario ironico,
serio, triste e appassionato dell'Italia al tempo dei dico.
Partecipano alla proiezione i registi Gustav Hofer & Luca Ragazzi.
Ore 19.45
Alla fine del film
"Improvvisamente una festa"
Aperitivo e dj-set by Black Dahlia all'Empty Space (Borgo San Giuliano)
Evento organizzato dal PD-Rimini e il circolo Territoriale di San Giuliano
Con la partecipazione del Comitato provinciale Arcigay - Rimini Alan
Mathison Turing
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ASSOCIAZIONE CULTURALE LGBT SAN MARINO
SABATO 17 MAGGIO 2008
Ore 21.30 presso il centro di equitazione di Murata (RSM)
visione del filmato "L'Homofobie, ce doloureux probleme"
di Lionel Bernard
segue intervento di Stefano Bolognini, giornalista e scrittore
http://www.lgbt-sanmarino.org/
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lunedì 12 maggio 2008
ARCIGAY: PRIORITA' SICUREZZA E TUTELA DELLE PERSONE LGBT
Sabato in tutta Italia manifestazioni per la Giornata Mondiale contro l'Omofobia. A Treviso il sit in nazionale di Arcigay. Oggi gravi episodi in Moldavia
Il prossimo fine settimana in tutta Italia si terranno iniziative in occasione del 17 maggio, Giornata Mondiale contro l'Omofobia. Da Trento a Siracusa Arcigay, ed altre associazioni lgbt, organizzeranno iniziative per ricordare quanto sia diffusa la patologia dell'omofobia e quanto gli episodi di violenza, intolleranza e discriminazione siano diffusi in Italia. Oggi, nel giorno in cui in Moldavia il Pride è stato attaccatto da gruppi di razzisti, senza che la polizia intervenisse, ribadiamo la necessità che il Governo italiano si faccia promotore a livello internazionale e nazionale di iniziative che contrastino ogni forma di esclusione delle cittadine e dei cittadini lgbt.
Chiediamo al Governo e al Parlamento di approvare norme che da una parte inseriscano l'odio omofobico e lesbofofico tra quelli già previsti dalla Legge Mancino e dall'altra strumenti di azione sociale e culturale, soprattutto nella scuola italiana, che contribuiscano alla diffusione di valori come la conoscenza, la condivisione, il rispetto.
A Treviso Arcigay vuole sottolineare, la necessità che mai più accada che esponenti politici si macchino della grave colpa di incitare all'odio omofobico. L'Arcigay ha inoltre aderito alla manifestazione prevista a Verona cui parteciperà una delegazione dell'associazione al fine di rilevare che va posto, nella giornata a lei dedicata, un'attenzione particolare alla lotta contro ogni forma di violenza per orientamento sessuale.
presidente nazionale Arcigay