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martedì 22 dicembre 2009

Comunicato Stampa Arcigay - Congresso nazionale "Per Costituzione, io c’entro" - 21.12.09

http://www.arcigay.it/per-costituzione-io-centro

Comunicato Stampa Arcigay

21 dicembre 2009

Per Costituzione, io c'entro

Arcigay lancia lo slogan del congresso nazionale di febbraio.
Già eletti 48 dei 215 delegati.

Sarà "Per Costituzione, io c'entro" lo slogan che caratterizzerà il XIII Congresso nazionale di Arcigay, che si terrà a Perugia dal 12 al 14 febbraio 2010, in occasione dei 25 anni della maggiore associazione lesbica e gay italiana.

"Si tratta di un forte richiamo alla nostra Costituzione, garanzia dei diritti di tutte le persone, come individui e come cittadini." – dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – "Vogliamo ricordare ad esempio che l'Articolo 29 riconosce 'i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio', ma non declina il concetto di matrimonio, basandolo su discriminazioni sessiste od omofobe; vogliamo ricordare la pari dignità sociale affermata nell'Articolo 3, aldilà di ogni caratteristica dell'identità."

"Questo slogan inoltre rappresenta un monito alla politica sorda ed inconcludente, che lascia nell'indeterminatezza giuridica e sociale le persone lgbt italiane ed in particolare rappresenta un allarme di denuncia verso quegli esponenti politici che si riempiono la bocca di belle parole cristiane, ma sono stati autori di una vergogna, votando ad ottobre l'emendamento che paragonava l'omosessualità alla pedofilia."

Si chiude oggi, con il congresso di Ragusa, la prima tornata di congressi provinciali che porteranno a Perugia. A partire dall'11 dicembre si sono già svolti 16 congressi che hanno dibattuto e votato le due mozioni congressuali "Essere Futuro" e "Inarrestabile Cambiamento" e hanno eletto i primi 48 delegati. Il percorso riprenderà il 9 gennaio a Bari, Pesaro e Carbonia e si concluderà il 23 gennaio con il 44° congresso provinciale a Bolzano. Il 21 si svolgerà inoltre a Bologna l'Assemblea delle associazioni affiliate, che eleggerà altri 19 delegati dei circoli ricreativi, completando così la lista dei 215 delegatiin rappresentanza di 182.764 soci (in regola con il pagamento della quota sociale o con tessera scaduta da meno di 12 mesi al 19 settembre 2009) che andranno a costituire il congresso nazionale Arcigay più partecipato della storia dell'Associazione.

"Siamo orgogliosi" – conclude Mancuso – "di condurre a congresso un'associazione così ricca e diversificata al suo interno e mai così attiva nei territori. Invitiamo soci e socie a continuare a partecipare a questa grande opportunità di democrazia interna dando il proprio contributo e condividendo le proprie idee."

Tutte le informazioni sul XIII Congresso nazionale Arcigay e il logo del Congresso nella sezione

www.arcigay.it/congresso2010

Alessandro 15:07 | 0 comments |

La Regione Emilia Romagna approva la legge antidiscriminazioni, nonostante Caffarra


COMUNICATO STAMPA

 

 

L'assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna ha approvato  la legge finanziaria. Con l'articolo 48 (ex 42)  l'ente supera la discriminazione delle coppie omosessuali nell'erogazione dei servizi. Prezioso il richiamo alla parità fra i generi e l'inequivocabile riferimento alle persone transessuali. La soddisfazione delle associazioni lgbt.

 

L'assemblea legislativa della Regione ha espresso oggi il suo assenso alla legge finanziaria regionale, che nell'articolo 48 (ex 42) ridefinisce l'erogazione dei servizi garantendo lo stesso accesso a coppie sposate e non, eterosessuali e omosessuali, nonché ai singoli individui. L'esito del voto arriva dopo un inedito ed infruttuoso pressing dell'Arcivescovo Carlo Caffarra che attraverso una lettera aperta rivolta al presidente Errani aveva tentato di precludere ai nostri territori questo importante traguardo di civiltà e democrazia, meta che da tempo ci viene indicata dall'Unione europea. Il carattere laico che queste nuove norme conferiscono all'azione amministrativa dell'ente non può che raccogliere il plauso e la soddisfazione della rete regionale delle associazioni lgbt in cui convergono Arcigay, Arcilesbica, Mit e Agedo.

 

Di seguito le dichiarazioni dei portavoce delle associazioni:

 

"Siamo soddisfatti dell'approvazione dell'art.48 (ex 42) della legge di bilancio, che in 4 commi definisce i criteri di non discriminazione per i cittadini della Regione Emilia-Romagna – dichiara Flavio Romani, coordinatore di Arcigay Emilia Romagna -  In questo modo il Presidente Errani e la maggioranza in Regione hanno saputo dare un segnale chiaro e forte di laicità e comprensione delle problematiche sociali. Oltre ai criteri generali, è da sottolineare l'importanza del terzo comma, che parifica nella fruizione dei servizi erogati dalla Regione i singoli, le famiglie e tutte le forme di convivenza. Sono inoltre preziosi i richiami alle nozioni di discriminazione previste nelle normative europee, in particolar modo la 2006/54 CE che riguarda la parità fra i generi e definisce in modo chiaro e inequivocabile il divieto di discriminazione nei confronti delle persone transessuali. Il continuo lavoro di scambio e di contatto fra le nostre associazioni e la Regione ha portato a questo grande passo in avanti".

 

"Finalmente la Regione Emilia-Romagna ha recuperato il senno.  – dice Marcella Di Folco, presidente del Mit (Movimento Identità transessuale) L'approvazione di questo articolo che riguarda il divieto di discriminazione anche per orientamento sessuale e identità di genere fa onore alla giunta e alla maggioranza guidata da Vesco Errani e riporta la nostra regione al ruolo di faro nazionale nel saper affrontare con cognizione di causa e con spirito fortemente civile, laico e democratico, le sfide che i cambiamenti e l'evoluzione sociale continuamente ci pongono. Possa questa regione essere d'esempio per le altre regioni e per l'Italia intera".

 

"Noi genitori AGEDO siamo felici di questo primo passo importante verso il riconoscimento di pari diritti anche per le famiglie dei nostri figli – dice Flavia Madaschi, presidente di Agedo Bologna -  Era tempo che una regione così avanzata sul piano del sociale si attrezzasse anche su questo fronte. Ci auguriamo che questo sia motivo di dibattito anche per le altre regioni dove ancora molte famiglie omosessuali sono in attesa di un simile riconoscimento legale".

 

"Nell'oscurità in cui versa il nostro paese in quasi ogni campo del vivere civile, dalla parità di diritti fra diverse tipologie di cittadini, alla libertà di potersi esprimere e autorappresentare senza condizionamenti, un raggio di luce arriva dal nostro consiglio regionale – è il commento di Elisa Manici, presidente di Arcilesbica Bologna -  C'è ancora motivo di essere orgogliose di vivere in Emilia Romagna: da oggi le persone LGBT che abitano qui saranno un po' meno cittadini di seconda categoria che nel resto del nostro paese retrogrado. La strada da percorrere è ancora lunga, ma ogni passo avanti va salutato con gioia".

 

"I richiami al Trattato di Lisbona in materia di non discriminazione nei confronti di persone con ogni orientamento sessuale e identità di genere– dice Emiliano Zaino, presidente di Arcigay  Cassero Bologna -  sono un successo importante per la nostra Regione,  che così si impegna a estendere le dovute tutele alle persone LGBT, svergognando il Parlamento nazionale che più volte ha bocciato proposte di legge che andavano in questo senso.   Il riconoscimento dei principi iscritti nell'articolo 48 (ex 42) è un fatto che ci permette di formulare i più rosei auspici sul quinquennio di governo a cui il presidente Errani si candida".

 

Bologna, 21 settembre 2009

Alessandro 15:02 | 1 comments |