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martedì 18 novembre 2008

http://www.arcigay.it/1-vittima-bullismo-su-5-gay

Comunicato Stampa ARCIGAY

18 novembre 2008

Arcigay: 1 vittima di bullismo su 5 è gay

Il Rapporto Eurispes-Telefono Azzurro rivela il disagio degli adolescenti omosessuali

La lettura odierna del Rapporto Eurispes-Telefono Azzurro sulla condizione di vita dei ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 e i 19 anni, non offre un panorama rassicurante per gli adolescenti omosessuali.

L'atteggiamento nei confronti dell'omosessualità va migliorando: un adolescente su 5 (20%) ha affermato di considerarla una forma d'amore come l'eterosessualità e solo l'11% la considera una condizione contro natura mentre il 47,6% del campione ritiene che abbia diritto di sposarsi.

Ma a questo non corrisponde un senso di sicurezza maggiore degli adolescenti omosessuali, che invece restano a rischio di violenza ed emarginazione.

BULLISMO

Una vittima su cinque è omosessuale e i compagni non intervengono

Omosessuali, stranieri e "secchioni": le vittime predilette dei bulli. Secondo il Rapporto, infatti, il 18,1% dei ragazzi esposti agli episodi di bullismo sono omosessuali, il 15,3% appartiene ad un'altra cultura, l'8,4% è diversamente abile, il 5,7% quelli che vanno benissimo a scuola e in generale tutti coloro che "non sanno difendersi" (28,9%).

E nonostante un atteggiamento inclusivo nei confronti dell'omosessualità, pochi adolescenti sono disposti a dimostrarlo di fronte alla violenza, se solo l'11,4% interviene per aiutare il coetaneo vittima di bullismo, mentre il 21,4% si diverte, il 15,5% disapprova senza intervenire, il 12,1% resta indifferente, il 7,7% si allontana per non essere coinvolto.

MOLESTIE ONLINE

Ancora più agghiacciante il dato del Rapporto che rivela come tra le vittime predilette  dei molestatori online vi siano i ragazzi omosessuali che, interrogandosi sul loro orientamento sessuale, condividono on-line con sconosciuti i propri dubbi interiori.

Commenta Fabio SaccàResponsabile Giovani Arcigay: "I dati dell'Eurispes dicono cose che sappiamo già. Gli adolescenti sono individualmente aperti alla diversità, ma in branco sono portati a tollerare anche la violenza. Questo riflette una mancanza di educazione all'alterità, che non può continuare ad essere ignorata dalle istituzioni stesse, dalla scuola, come dalla famiglia. Il risultato è che i giovani omosessuali sono soli, vittime di violenze a scuola, e talmente soli da preferire di confidarsi con sconosciuti online piuttosto che con i propri amici, genitori o insegnanti".

Aurelio MancusoPresidente Nazionale Arcigay, richiama le istituzioni al loro dovere: "Nella nostra associazione abbiamo assistito per anni migliaia di giovanissimi omosessuali soli, depressi, vittime del bullismo, dei molestatori online, costretti ad abbandonare la propria casa o la scuola, fino a tentare il suicidio. Questo paese non avrà futuro, se non si assume la responsabilità di crescere una nuova generazione nei valori del rispetto e dell'integrazione delle diversità".

Aurelio Mancuso, Presidente Nazionale Arcigay

Fabio Saccà, responsabile Rete Giovani Arcigay

Alessandro 17:34 | 0 comments |

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mercoledì 5 novembre 2008

 
Comunicato Stampa ARCIGAY

5 novembre 2008

Arcigay: GRAZIE OBAMA!

Il candidato democratico eletto 44esimo presidente degli USA, primo afro-americano a ricoprire questo incarico

Dal discorso di questa notte di Barack Obama: "…è la risposta data da giovani e vecchi, ricchi e poveri, Democratici e Repubblicani, neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi americani, gay, etero, disabili e non disabili. Americani, che hanno inviato al mondo il messaggio che noi non siamo mai stati solo un insieme di individui o un insieme di stati rossi e stati blu. Noi siamo, e sempre saremo, gli Stati Uniti d'America…"

Questo passo del discorso del neo presidente degli Stati Uniti è la migliore risposta alle polemiche di questi giorni sulle dichiarazioni omofobe dell'onorevole Binetti.

Il Partito Democratico americano, riconosce un valore politico alla vita dei gay, li inserisce nella pluralità delle espressioni sociali di uno paese che ha saputo cambiare, con serenità, ma anche con determinazione e chiarezza di posizioni ideali.

È una vera e propria lezione alla politica italiana, affetta di opportunismo e indeterminatezza. Barack Obama è stato eletto dalla maggioranza degli americani che hanno creduto alle sue parole, alle sue proposte, ai suoi valori di riferimento.

Quell'America che crede nella convivenza, nei diritti civili e sociali, nella ricchezza e rispetto delle differenze.

Chissà quando in Italia ci sarà un leader che saprà interpretare una reale volontà di cambiamento; per ora non ci sembra profilarsi all'orrizzonte.

Aurelio Mancuso, Presidente Nazionale Arcigay

Alessandro 21:46 | 0 comments |