Notizie LGBT dall'Italia e dal mondo

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lunedì 24 dicembre 2007

 

 

Buon laico Natale

Buon 2008

 

..e un sogno per la nostra piccola Italia....

 

"Riconosciamo oggi in Spagna il diritto a contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso. Non siamo stati i primi, ma sono sicuro che verranno dopo molti altri Paesi spinti da due forze inarrestabili: la libertà e l'uguaglianza. Si tratta di un piccolo cambiamento nel testo della legge che comporta un im­menso cambiamento nelle vite di mi­gliaia di concittadini."

 

"Non stiamo approvando leggi per gente remota e sconosciuta; stiamo allargando la possibilità di es­sere felici per i nostri vicini, i nostri compagni di lavoro, i nostri amici e i nostri familiari ed allo stesso tempo stiamo costruendo un paese più one­sto, perché una società onesta è una società che non umilia i suoi membri."

 

"I nostri figli ci guarderebbero con incre­dulità se gli raccontassimo che non molto tempo fa le loro madri avevano meno diritti dei loro padri, che le per­sone dovevano continuare a restare unite nel matrimonio, aldilà della pro­pria volontà, quando non erano più ca­paci di convivere insieme."

 

"Oggi pos­siamo offrire una bella lezione: ogni diritto conquistato, ogni libertà rag­giunta, è stato il frutto dello sforzo e del sacrificio di molte persone che dobbiamo oggi riconoscere e di cui dobbiamo essere orgogliosi."

 

 José Luis Rodríguez Zapatero

 

(un uomo che sa guardare molto, molto lontano)

 

 

 

 

Per Loredana, per Matteo, per le vittime del bullismo,

per tutte le persone che si sentono sole, escluse,

vorrei che questo Natale fosse anche solo un po' più laico.

E non laico nel senso clericale del termine.

Non anticristiano.

Ma inclusivo di tutte e di tutti.

Tutelare le minoranze, promuovere l'estensione dei diritti degli individui,

rispettarne la condizione, l'orientamento sessuale, l'identità di genere e le scelte personali,

significa tutelare la libertà di tutti.

Chi grida al lupo al lupo dimentica che se ora può scegliere di mortificare le proprie carni col cilicio, lo deve al sacrificio di qualcuno che in passato ha lottato per la libertà di tutte e di tutti.

 

 

Care amiche, cari amici,

 

il 2007 è stato un anno impegnativo per tutti. L'Italia è un paese sfiduciato, critico verso la politica, preoccupato per la precarietà e l'assenza di garanzie per il futuro. Da più parti si vogliono limitare le libertà personali e bollare come capricci le richieste di estensione di diritti a tutti i cittadini, malgrado questo sia sancito nella Costituzione e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

 

Viviamo in un Paese in cui passa sotto silenzio il suicidio di Loredana, una giovane transgender siciliana. Drammi come questo vanno in scena ogni giorno, anche a scuola, senza che gli adulti si accorgano di nulla. Emarginazione, derisioni, offese verbali, prepotenze fino alla vera e propria violenza fisica. Sono tanti i gesti racchiusi sotto il nome di bullismo, che si possono trasformare in un incubo per le vittime.

 

"I retorici natali delle messe di mezzanotte, lo spettacolo televisivo dei discorsi del papa e le orge caritative di questi giorni sono vernici che coprono con un mantello religioso le ingiustizie e le ipocrisie." (Don Franco Barbero)

 

In questi giorni ci si affanna tanto per le apparenze, ma non si è sentita neppure una parola di indignazione verso chi ritiene normale contrastare un provvedimento di civiltà che punisce la violenza. Il clima di odio e i numerosi atti di violenza nei confronti delle persone transessuali, gay e lesbiche, rendono ancora di più necessaria e urgente una legge che tuteli dalle discriminazioni e che punisca la violenza, per portare l'Italia al pari degli altri Paesi europei. Non possiamo ricordarci di essere in Europa solo quando ci fa comodo!

 

Qui basta una telefonata da oltretevere per far tremare il governo. Una senatrice della Repubblica lo ha candidamente affermato, aggiungendo che «fino agli Anni Ottanta nei principali testi scientifici mondiali l'omosessualità era classificata come patologia, poi la lobby degli omosessuali è riuscita a farla cancellare. Ma le evidenze cliniche dimostrano il contrario»." (Paola Binetti)

 

Qui se sei gay ti è offerto di curarti. Nel reportage pubblicato domenica 23 dicembre 2007 sul quotidiano Liberazione, il giornalista delinea un quadro allarmante. Figure di primo piano nell'ambiente della Psichiatria coinvolte nell'applicazione di pseudo terapie di guarigione dall'omosessualità, imbevute di pregiudizi e luoghi comuni, del sedicente terapeuta cattolico americano Joseph Nicolosi. Teorie ampiamente contestate dalla comunità scientifica internazionale. Si profila il reato di abuso della professione medica.

 

Il fatto è gravissimo perché già il 17 maggio 1990 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha giustamente definito l'omosessualità una variante naturale della sessualità. Inoltre in questi programmi di psicologi cattolici reazionari sono presenti molti adolescenti minorenni portati dai propri genitori e forzati a "curarsi" da una patologia inesistente.

 

Và denunciata con forza questa nuova e subdola forma di persecuzione attuata da integralisti anche con finanziamenti e pubblicazioni di organizzazioni cattoliche, come si evince dal sito ufficiale del NARTH.

 

 

Alessandro Tosarelli

Alessandro 23:53 | 0 comments |

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domenica 23 dicembre 2007

Nota Stampa

 

ARCIGAY: DOPO INCHIESTA LIBERAZIONE
CHIEDIAMO L'INTERVENTO DELL'ORDINE DEGLI PSICOLOGI E DEL MINISTRO DELLA SALUTE

Sul quotidiano Liberazione è stato pubblicato oggi un lungo reportage a firma di Davide Varì che racconta la sua esperienza di "infiltrato" nel percorso riparativo proposto dai gruppi ultra cattolici italiani. Il giornalista fingendosi omosessuale ha raccontato ad un giovane prete, Don Giacomo,  di aver avuto alcuni rapporti omosessuali nell'età adolescenziale e dopo il matrimonio.

E' da qui che parte la trafila del bravo Varì. Ne esce un quadro allarmante con figure di primo piano coinvolte nell'applicazione di pseudo terapie di guarigione dall'omosessualità che derivano dalle teorie imbevute di pregiudizi e luoghi comuni di un sedicente terapeuta cattolico americano Joseph Nicolosi. Terorie ampiamente contestate dalla comunità scientifica internazionale. Il giornalista è stato ascoltato da vari psicologi dell'équipe di Tonino Cantelmi, presidente e fondatore dell'Associazione italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici e docente di psicologia all'Università Gregoriana, e poi si è sottoposto per sei mesi a sedute di guarigione.

Il fatto è gravissimo perché ricordiamo a tutti che il 17 maggio 1990, dopo secoli di persecuzione, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l'omosessualità una variante naturale della sessualità. Negli anni immediatamente successivi gli Ordini internazionali degli Psicologi e degli Psichiatri, che da decenni premevano per l'abolizione dell'omosessualità come malattia mentale, hanno recepito la decisione dell'Oms, così come tutti gli stati democratici, le istituzioni europee e dell'occidente.

Inoltre dal racconto si evince che in questi studi di psicologi cattolici reazionari sono presenti molti adolescenti minorenni, portati dai propri genitori, il che significa che queste persone sono in qualche modo forzate a "curarsi" da una patologia inesistente.

Chiediamo l'immediato intervento dell'Ordine nazionale degli Psicologi e del ministro alla Salute Livia Turco, affinché queste pericolose pratiche di condizionamento sulle persone cessino immediatamente. Vogliamo inoltre sapere se Cantelmi, i suoi collaboratori, i corsi di terapie individuali e collettivi, siano in qualsiasi modo riconosciuti e/o sostenuti finanziariamente dalla sanità pubblica o attraverso fondi derivanti dall'8 per mille.

Denunciamo infine come in tutto il paese, come più volte evidenziato da nostre comunicazioni e di altre associazioni lgbt, imperversino gruppi di psicologi o sanitari cattolici, che nelle parrocchie e in altri ambiti ecclesiastici propagandino la cura dell'omosessualità, senza che alcuna autorità preposta sia per ora intervenuta a contrastare teorie altamente lesive della dignità delle persone omosessuali.

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
Alessandro 15:17 | 0 comments |

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mercoledì 19 dicembre 2007

COMUNICATO STAMPA ARCIGAY - LOREDANA - TRANSFOBIA OMOFOBIA

Le accuse ad Arcigay recentemente pubblicate da Repubblica.it sulla vicenda e la morte di Loredana, la giovane transgender siciliana, sono assolutamente infondate. Primo perchè la dottoressa Linda Lumia, direttrice del centro dove era ospitata Loredana, ha immediatamente smentito le dichiarazioni negando di aver mai detto alcunchè di ostile nei confronti di Arcigay, ma soprattutto perchè tentano incredibilmente di spostare sull'Associazione il piano delle responsbilità che attiene alle Istituzioni. Si è voluta strumentalizzare una storia tragica, complessa e allo stesso tempo attaccare Arcigay.

Ci aspettiamo piuttosto da parte di Repubblica una seria riflessione sulle vergognose polemiche contro la Legge sulla violenza omofobica e transfobica.
 
Non si è letta neppure una riga di indignazione verso una classe politica che ritiene normale contrastare un provvedimento di civiltà che punisce la violenza. Il clima di odio e i numerosi atti di violenza nei confronti delle persone transessuali, gay e lesbiche, rendono ancora di più necessaria e urgente una legge che tuteli dalle discriminazioni e che punisca la violenza, per portare l'Italia al pari degli altri Paesi europei.

Alessandro Tosarelli
Presidente Arcigay Rimini
Consigliere nazionale Arcigay
 
 

Comunicato stampa Arcigay
http://www.arcigay.it/show.php?2918
 
 

Segue testo agenzia Apcom.


MAW9736 4 cro gn00,rg00 656 ITA0736;
Apc-*TRANSGENDER MINORE SI SUICIDA IN COMUNITA' NELL'AGRIGENTINO
Arcigay:"Non esistono strutture idonee,l'abbiamo aiutata"

Di Gianpiero Casagni
Palermo, 18 dic. (Apcom) - Un minorenne di 16 anni, originario della provincia di Catania, si è suicidato nei giorni scorsi all'interno della comunità 'Alice' di Palma di Montechiaro (Agrigento) dove si trovava su disposizione del Tribunale dei minorenni etneo. Viveva a Giarre, si chiamava Paolo, ma si sentiva donna e si faceva chiamare Loredana. Aveva fatto una scelta identitaria molto forte, era un transgender. Si sentiva e si comportava, cioè, come una donna ma vista la minore età non aveva fatto alcun intervento chirurgico per trasformare il proprio corpo.
Da tre mesi era nella comunità alloggio di Marina di Palma. La settimana scorsa, di notte, una operatrice ha aperto la porta della sua stanza e l'ha trovata impiccata alla finestra. Loredana ha lasciato un biglietto in cui spiegava i motivi del gesto.
La Procura di Agrigento, che nell'immediatezza del fatto ha avviato una indagine, dopo 24 ore ha riconsegnato il corpo ai familiari senza disporre l'autopsia.
"Loredana - dice ad Apcom Paolo Patanè - presidente regionale di Arcigay-Sicilia e responsabile nazionale giuridico dell'associazione - la conoscevo personalmente. Dopo uno scontro con il padre aveva subito una denuncia e gli era stata inflitta la pena alternativa del trattenimento presso una comunità".
Loredana aveva percosso il padre fratturandogli delle ossa. Pare, inoltre che lei avesse anche presentato una denuncia nei confronti del padre per presunti atti di libidine ma la stessa è stata poi ritirata da Loredana.
"Quando noi siamo intervenuti con i servizi sociali aveva 15 anni ma alle spalle aveva solitudine, denigrazione e non era accettata dalla scuola. Noi ci siamo interessati del caso da subito - spiega Patanè - anche se spettava ai servizi sociali a cui era stata affidata dal tribunale. Con molta correttezza e umanità i servizi sociali di Giarre trovandosi in difficoltà a trovare un centro ci hanno contattato: non volevano mandarla in una comunità qualsiasi. Noi abbiamo cercato in tutto il territorio nazionale una comunità idonea, abbiamo contattato anche i valdesi. Tante comunità, però, non l'hanno voluta. Alla fine si era trovata questa comunità di Palma di Montechiaro che era, comunque, di minori".
"Quando è morta - ricorda - io ho pianto perché ho avvertito un senso di impotenza. La verità vera è che in Italia non esiste una struttura adeguata a questo tipo di persone. Mandarli dai tossicodipendenti è improprio. E' una materia molto delicata e complessa".
"Noi come Arcigay - riprende - abbiamo fatto tutto quello che potevamo per supportare umanamente i servizi sociali ma quello che emerge non è una colpa dei servizi sociali o dei singoli operatori. La dottoressa Linda Lumia che gestisce il centro e gli altri sono stati molto corretti e sensibili: nessuno lo chiamava Paolo ma Loredana".
"Noi - continua - avevamo scelto di rispettare la sua morte e segnalare attraverso Vladimir Luxuria l'inadeguatezza del sistema riservandoci di pubblicare una lettera per rendere omaggio a questa persona stritolata da una vita troppo complessa. Vivere da trans e con una identità diversa è difficile. Loredana - conclude Patanè smentendo "anche a nome della dottoressa Lumia" che siano state rivolte accuse di inerzia ad Arcigay - era una persona di grande sensibilità. Siamo arrivati tardi tutti".
Questa sera alle 22 si terrà una conferenza stampa "per evitare che ci siano delle interpretazioni sbagliate" presso la comunità Alice con presidente Arcigay-Sicilia e la dottoressa Lumia e la responsabile dei servizi sociali di Giarre che hanno seguito la vicenda dall'inizio.
Alessandro 17:47 | 0 comments |
 

COMUNICATO STAMPA

 

ARCIGAY; I DIRIGENTI DEL PD HANNO UN EVIDENTE PROBLEMA: LA LAICITA' 

Ci preoccupa quello che sta accadendo o potrà accadere in Parlamento con lo spostamento oltre Tevere della linea politica del Partito Democratico, soprattutto dopo le esternazioni dell'ex mite ministro Vannino Chiti. Anche lui, dopo D'Alema, preme dichiarare a Radio Vaticana che è contrario al matrimonio gay e alle adozioni per le coppie omosessuali facendo capire che dentro al PD sta avvenendo una trasformazione politico-genetica di cui bisogna tenere conto. Mentre Veltroni, che diserta la seduta del Consiglio Comunale di Roma che discute di Registro delle Unioni Civili, afferma dalle colonne de "il Foglio" che lui guarda alle cose concrete e non alle iniziative simboliche che non servono a nulla. Che dire? Evidentemente Veltroni non ha problemi a smentire se stesso e il suo tratto fortemente simbolico che lui porta avanti da anni a favore dell'Africa, dei dissidenti di tutto il mondo, per i diritti umani e contro la pena di morte. Ma tutto ciò può essere comodamente rimosso o ignorato quando si tratta di diritti delle persone lgbt.

Non intendiamo spiegare al PD, come a nessun altro partito, che i temi posti da noi e da altri movimenti, come quello delle donne, non riguardano questioni ideologiche ma il vissuto concreto di tante persone. Ci preme invece evidenziare che tutto ciò che sta avvenendo in questi giorni fa riflettere ci porta a fare alcune considerazioni: se negli anni '70 ci fosse stato il PD conquiste di civiltà e di libertà come il divorzio, il diritto di famiglia e l'interruzione volontaria di gravidanza non sarebbero diventate realtà.


Ora attendiamo come si concluderà la pasticciata e tragicamente comica vicenda del decreto sicurezza e delle norme antidiscriminazione per pronunciare un giudizio articolato e definitivo.

Intanto registriamo che il Vaticano ha occupato con plurisecolare bravura ogni spazio del nuovo loft democratico, con buona pace di una laicità ormai disprezzata e ridotta a scontro politico. D'altronde la Repubblica italiana è stata di fatto derubricata  a teocrazia a democrazia limitata.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
Alessandro 17:26 | 0 comments |
 

COMUNICATO STAMPA

 

ARCIGAY A MONSIGNOR SGRECCIA: DALL'OMOFOBIA SI PUO' GUARIRE


Chi ha particolari problemi rispetto alle persone omosessuali, come mons. Sgreccia presidente della Pontificia accademia per la Vita, può essere sicuramente aiutato a guarire con interventi di tipo psicologico e con terapie adeguate. Questo sempre nel rispetto della pietà umana e nella accoglienza senza battaglie ideologiche.

A questo campione dell'omofobia clerical-reazionaria, che fa buona compagnia alla sua degna rappresentante in Senato la numeraria Paola Binetti, possiamo inoltre consigliare un bel viaggio nelle cattoliche terre di Portogallo e Spagna in modo da potersi confortare assumendo direttamente la medicina che gli possono gratuitamente fornire le migliaia di famiglie gay e lesbiche sposate o unite civilmente.

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
Alessandro 17:25 | 0 comments |

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sabato 8 dicembre 2007

 
COMUNICATO STAMPA 

Bologna, 8 dicembre  2007

 

 

ARCIGAY: 24 MILA COGLIONI  GAY NON VOTERANNO PIU' CHI AFFOSSERA' IN PARLAMENTO LA NORMA ANTI OMOFOBIA

Vivere in questo paese è diventato per noi oggettivamente difficile

Sia chiaro fin d'ora che non dimenticheremo, in occasione delle prossime elezioni politiche, chi tra qualche giorno intenderà cancellare le norme antidiscriminatorie contenute nel decreto sicurezza.

Nessuno sconto sarà possibile, nessuna formula bizantina sarà sufficiente: se il risultato prodotto   in modo diretto o surrettizio della pressione politica di alcuni partiti sarà la cancellazione dell'emendamento di estensione della legge Reale-Mancino, per quanto ci riguarda, con queste formazioni sarà definitiva rottura. Se, come ha detto Benigni, questa maggioranza ha vinto grazie al voto di 24 mila coglioni gay assicuriamo da oggi che molti e molti di più di costoro non si faranno più gabbare.

Abbiamo assistito con rabbia e sconforto al dibattito al Senato e sui giornali: la nostra dignità è stata ancora una volta offesa e dileggiata da molti esponenti politici, prima fra tutti la senatrice Binetti. Ci  chiediamo come mai l'esponente dell'Opus Dei non rivendichi un posto da ministro dello Stato Vaticano piuttosto che accontentarsi di fare da portavoce di Betori e associati.

Gran parte della classe politica affronta questioni importanti, che attengono alla vita concreta di milioni di persone, con disprezzo intriso d'oggettiva ignoranza e pregiudizio. Abbiamo ascoltato offese di tutti i tipi da una porzione consistente della politica italiana, senza che ciò suscitasse lo sdegno da parte degli intellettuali, degli opinion leader, dei mass media.

Il niet Vaticano è talmente granitico che, nella pratica, tutti i politici cattolici sono stati messi sotto tutela. Neppure sul minimo della decenza, ovvero tutelare le persone omosessuali dalle ripetute discriminazioni e violenze, è possibile approvare qualsivoglia norma.

Si tratta di una politica cattiva che si collega ad una svolta razzista della gerarchia nemica delle libertà. Per tutte queste ragioni l'Italia è diventato per noi un paese difficile dove vivere.

La paura negli ultimi anni è aumentata. Cresce il clima d'odio e aumentano gli atti contro persone e sedi lgbt, non più solamente a parole, senza che alcun organo dello Stato ci difenda concretamente, anche attraverso un'attenta indagine sul fiorire dei gruppi neo fascisti e nazisti.

Il Bel Paese è piombato nell'oscurantismo medioevale; vi sono persino giornali che ogni giorno incitano all'odio omofobico, dipingendoci come l'Apocalisse. Tutto ciò è fuori della civiltà democratica!

Reagiremo come abbiamo saputo sempre fare con le nostre enormi manifestazioni contro l'odio, per la laicità e per l'affermazione dei diritti di cittadinanza. Rafforzeremo la nostra presenza territoriale con un'attenzione particolare al confronto dentro la società costruendo nuove e più diffuse alleanze. E' ora che il popolo delle vere libertà e dei diritti si unisca.

Nei prossimi giorni Arcigay lancerà una proposta al movimento lgbt italiano, e a tutti i movimenti di liberazione e di difesa della laicità, per aprire una nuova stagione politica e sociale.

 

Aurelio Mancuso

presidente nazionale Arcigay

Alessandro 13:54 | 0 comments |

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venerdì 7 dicembre 2007

ARCIGAY: SICUREZZA SI PRONUNCINO PRODI E GLI ALTRIMINISTRI

ARCIGAY: DECRETO SICUREZZA GRAVISSIME AFFERMAZIONI DI CHITI E MASTELLA
CHIEDIAMO A PRODI E AGLI ALTRI MINISTRI DI DISSOCIARSI
Si pronuncino oggi anche tutti i gruppi parlamentari del centro sinistra della Camera

Ieri è stata una giornata convulsa e per noi drammatica. Mentre la Binetti implorava lo Spirito Santo, meditava su come dare un ulteriore schiaffo alla convivenza civile e plurale della società italiana. Quest'omofoba, clericale reazionaria, alla fine ha votato contro. Nonostante questo gesto volutamente razzista, che respinge il richiamo al Trattato di Amsterdam, che proprio in quell'articolo fa riferimento alle tragedie storiche dell'Europa, due ministri Vannino Chiti e Clemente Mastella si affrettavano ad assicurare che alla Camera la norma sarebbe stata cancellata.
Una giornata, che doveva segnare il primo vero segnale di apertura di un percorso simile a tutti i paesi d'Europa di riconoscimento della dignità delle persone lgbt, si è trasformata in un nuovo schiaffo alla comunità lgbt italiana. Insomma non sono passati nemmeno 5 minuti da un voto, che finalmente introduceva alcune prime norme di tutela per la vita delle persone lgbt, che siamo ripiombati nello stato teocratico a democrazia limitata!
Ciò che è avvenuto è inumano, offende non solo i gay, le lesbiche, i trans, ma tutte quelle minoranze (ebrei, Rom, testimoni di Geova) che per colpa del loro credo, della loro razza, del loro orientamento sessuale ed identità di genere, sono finiti nei campi di sterminio nazista, nei forni crematori.
Ma d'altronde la Binetti, ed evidentemente anche Chiti e Mastella, sono d'accordo con il clima d'odio che si è ingenerato in questo paese, che incita rappresaglie indiscriminate contro i Rom, che discrimina, aggredisce, violenta le persone lgbt e le donne.
Ognuno si deve assumere le sue responsabilità: vogliamo sapere qual è l'orientamento di Prodi, che non può far finta che non sia accaduto nulla., vogliamo sapere come la pensano gli altri ministri, i capogruppo della Camera dei Deputati dove dal 18 dicembre si aprirà la discussione sul decreto appena approvato in Senato.
Nel ringraziare per l'impegno profuso i ministri Ferrero e Pollastrini, i capogruppo della Sinistra e del Partito democratico del Senato, ora vogliamo capire se queste poche norme di tutela fisica della nostra vita saranno difese o abbandonate. Un ruolo straordinario è stato svolto dal senatore Gianpaolo Silvestri, fondatore di Arcigay, che con la sua determinazione ha impedito che la norma fosse stralciata dal decreto.
Denunciamo, quindi, che mentre in Italia aumentano le violenze sulle donne, sui gay, le lesbiche, i/le trans, in Parlamento stentino ad avanzare proposte e provvedimenti non solo repressivi, ma anche e soprattutto di sostegno alle reti e ai centri anti violenza delle donne e del movimento lgbt, di politiche sociali e culturali che incidano profondamente sul dilagare del machismo criminale, dell'omofobia, della lesbofobia, della transfobia, del bullismo.
Arcigay, insieme con altre associazioni, promuove nei prossimi giorni una serie di manifestazioni affinché il provvedimento nella sua interezza sia approvato in via definitiva e, perché la discussione sulle altre norme in discussione alla Camera, necessarie ad una concreta tutela sociale, prosegua con celerità.
La prima iniziativa è prevista, sabato 8 dicembre con una fiaccolata a Bologna da Piazza Nettuno alla Prefettura, nella giornata di martedì 11 dicembre, giorno in cui la Commissione Giustizia della Camera affronterà la discussione si terranno: un sit in davanti al Tribunale di Milano, a Padova e Napoli sit in davanti alla Prefettura, e un sit con distribuzione di cartoline in piazza Colonna a Roma.
Aurelio Mancuso Presidente nazionale Arcigay
 

SICUREZZA: MASTELLA,NORMA SU PARITA' GENERE SARA' MODIFICATA
(AGI) - Roma, 6 dic - "Oggi la fiducia e' passata solo perche' la norma sulla parita' di genere verra' modificata attraverso modalita' parlamentari. Su questi temi e' chiaro che non c'e' una maggioranza. Se la sinistra imporra' questa norma alla Camera, ci sara' crisi di Governo". Lo afferma il leader dell'Udeur, Clemente Mastella, al termine del voto del Senato che ha approvato in prima lettura il dl sicurezza.(AGI)

NORMA ANTI-OMOFOBIA
Ad alimentare vivaci polemiche fino al voto contrario alla fiducia della senatrice Binetti è stata la cosiddetta norma anti-omofobia. In merito alla quale, a votazioni ormai ultimate il ministro per i rapporti con il Parlamento Vannino Chiti ha assicurato che «non essendo stato possibile, per ragioni procedurali, sopprimere l'articolo 1/bis, il governo si impegna a cancellarlo con un prossimo provvedimento da adottarsi improrogabilmente entro fine anno». Chiti ha così assicurato che verrà eliminata la contestata norma sulla omofobia contenuta del Dl sicurezza approvato dal Senato. «Oggi la fiducia è passata solo perchè la norma sulla parità di genere verrà modificata attraverso modalità parlamentari. Su questi temi è chiaro che non c'è una maggioranza. Se la sinistra imporrà questa norma alla Camera, ci sarà crisi di Governo» ha detto il leader dell'Udeur, Clemente Mastella, al termine del voto del Senato che ha approvato in prima lettura il dl sicurezza.
www.corriere.it

SICUREZZA: CHITI, GOVERNO SI IMPEGNA A CANCELLARE NORMA ANTI-OMOFOBIA =
ENTRO FINE ANNO SARA' ABOLITO ARTICOLO 1 BIS
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Il governo abroghera' entro fine anno la norma anti-omofobia inserita nel decreto sicurezza oggi approvato dal Senato. Ad assicurarlo e' stato il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, con ''una dichiarazione formale e ufficiale a nome del governo''. L'articolo in causa sara' cancellato con un successivo provvedimento dall'esecutivo. ''Non essendo stato possibile -spiega Chiti- per ragioni procedurali, sopprimere l'articolo 1 bis, il governo si impegna a cancellarlo con un prossimo provvedimento da adottarsi improrogabilmente entro fine anno''.
(Vam-Epa/Gs/Adnkronos) 06-DIC-07 22:55 NNNN
Alessandro 14:36 | 0 comments |

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giovedì 6 dicembre 2007

NOTA STAMPA - ARCIGAY: VOTO STORICO AL SENATO, DIVENTERA’ REATO INCITARE E COMMETERE ATTI DISCRIMINATORI CONTRO LE PERSONE LGBT


COMUNICATO STAMPA 

Bologna,6 dicembre  2007

 

ARCIGAY: VOTO STORICO AL SENATO, DIVENTERA' REATO INCITARE

E COMMETERE ATTI DISCRIMINATORI CONTRO LE PERSONE LGBT

Dopo lunghi anni di lotta e di battaglie civili nel paese, il movimento lgbt italiano ottiene oggi un primo risultato. Infatti, nel decreto sulla sicurezza votato questa sera dal Senato si estendono alle persone omosessuali la protezione contro i crimini d'odio, nella fattispecie per chi incita e commette atti di discriminazione, di violenza o atti di provocazione alla violenza contro le persone omosessuali. Si tratta di un primo traguardo, che ora dovrà essere confermato dalla Camera dei Deputati.

Nella situazione data dal quadro politico ed istituzionale, l'inserimento nel decreto sicurezza dell'estensione della legge Mancino di queste due tipologie di reato, è indubbiamente un positivo segnale alla comunità lgbt italiana.

Ringraziamo per l'impegno profuso i ministri Ferrero e Pollastrini, i capogruppo della Sinistra e del Partito democratico. Un ruolo centrale ha giocato la fermezza del nostro senatore Gianpaolo Silvestri, che ha svolto con capacità politica il ruolo di difensore della dignità delle persone lgbt, in un consesso solitamente non attento alle nostre rivendicazioni.

Non possiamo non notare il voto contrario della senatrice Paola Binetti, che ha finalmente gettato la maschera: non solo non vuole alcun riconoscimento per le coppie omosessuali, ma è anche contraria a punire chi li discrimina, aggredisce, violenta. Il suo voto dice di più di tanti assurdi tentativi di farla passare come una persona aperta al confronto. Il nostro giudizio invece non è mai cambiato: si tratta di una fiera omofoba, clerical reazionaria!

Ciò che è avvenuto al Senato, comunque, apre la strada a un confronto parlamentare su altre questioni non affrontate nel decreto e presenti nel progetto di legge governativo sulla violenza in discussione alla Commissione Giustizia della Camera,

Il clima d'odio di cui sono vittime i gay, le lesbiche, le/i trans, ha finalmente trovato una prima ed importante risposta istituzionale, che aiuterà certamente milioni di cittadine e di cittadini a sentirsi d'ora in poi più tutelati.

Arcigay, promuove nei prossimi giorni una serie di manifestazioni affinché il provvedimento sia approvato in via definitiva e, perché la discussione sulle altre norme in discussione alla Camera, necessarie ad una concreta tutela sociale, prosegua con celerità.

La prima iniziativa è prevista, sabato 8 dicembre con una fiaccolata a Bologna da piazza Nettuno alla Prefettura, nella giornata di martedì 11 dicembre, giorno in cui la Commissione Giustizia della Camera affronterà la discussione si terranno: un sit in davanti al Tribunale di Milano, a Padova e Napoli sit in davanti alla Prefettura, e un sit con distribuzione di cartoline in piazza Colonna a Roma.

 

Aurelio Mancuso

presidente nazionale Arcigay

Alessandro 22:38 | 0 comments |

Lo hanno ammazzato, il giovane Makwan Mouladzadeh è stato impiccato alle 5 di ieri mattina

Scritto da Lamanicatagliata.com   
giovedì 06 dicembre 2007
 
La notizia arriva dal sito pinknews.co.uk. Makvan Mouloodzadeh è stato ammazzato alle cinque di ieri mattina, 5 dicembre (le tre in Italia), nella prigione in cui era detenuto da mesi. L'Iran ha così commesso l'ennesimo crimine di stato contro un giovane ventunenne accusato di avere avuto rapporti omosessuali all'età di 13 anni. La famiglia è stata avvisata, così come l'avvocato del giovane, ad esecuzione avvenuta . E c'è qualche esponente politico iraniano che vuole dare lezioni di moralità all'Europa. Il giovane era stato graziato tre settimane fa salvo poi essere nuovamente condannato, la sera del 2 dicembre scorso. Ieri mattina, l'impiccagione. (foto HJL /gayswithoutborders.worldpress.com) (Lamanicatagliata.com)
Ultimo aggiornamento ( giovedì 06 dicembre 2007 )
Alessandro 14:30 | 0 comments |

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mercoledì 5 dicembre 2007

D'Alema bonanotte - Da Stefano Disegni

 
Alessandro 20:44 | 0 comments |

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martedì 4 dicembre 2007

Nota stampa. Grillini. Matrimoni gay. D'Alema non c'è bisogno di convertirsi per allearsi con Casini
 
Non credo sia un caso che tra i primissimi a sperticarsi in complimenti e lodi alle discutibili affermazioni di Massimo D'Alema contro i matrimoni gay ci sia proprio Pier Ferdinando Casini, leader della Cosa bianca.E' nota la predilizione di D'Alema per il sistema elettorale alla tedesca con lo scopo di costruire un'alleanza centrista con la Cosa bianca in sostituzione della così detta Sinistra radicale.In questa prospettiva i leader del Pd fanno la rincorsa a dare garanzie ad Oltretevere.Quale garanzia migliore poteva offrire il Ministro degli esteri se non quella di scaricare brutalmente gli omosessuali e la loro battaglia di laicità?Conosciamo il cinismo proverbiale del Ministro e in questo caso il motto di Enrico IV "Parigi val bene una messa" va inteso in senso letterale.Dire, infine, come fa D'Alema, che i matrimoni gay sarebbero offensivi per la maggioranza degli italiani significa, viceversa, offendere milioni di cittadini della comunità glbt , e le loro famiglie, che vedono nell'uguaglianza dei diritti, matrimonio compresi, la via maestra per superare millenarie discriminazioni.
 
On. Franco Grillini
Deputato socialista
Candidato sindaco a Bologna


ARCIGAY: VERGOGNA CARDINAL D'ALEMA, NUOVO TEODEM
Vergognose ed offensive dichiarazioni dell'esponente del PD contro le nozze gay


Ci mancava D'Alema che, affascinato dalla fede, coglie l'occasione di un dibattito di fronte agli studenti di in una scuola superiore, per insultare gay e lesbiche italiane. Purtroppo al peggio non vi è mai limite e D'Alema, unendosi al coro delle gerarchie cattoliche, con le sue affermazioni ne è la prova provata. Il Ministro degli Esteri si è detto non favorevole al matrimonio tra omosessuali: "Perché matrimonio tra un uomo ed una donna è il fondamento della famiglia per la Costituzione e per la maggioranza degli italiani è pure un sacramento. Il matrimonio tra omosessuali offenderebbe il sentimento religioso di tanta gente". Ratzingher non l'avrebbe saputo dire meglio.

E' evidente che D'Alema non conosce neppure bene la Costituzione su cui ha giurato che all'articolo 29 non parla affatto di generi  ma di famiglia società naturale fondata sul matrimonio. Forse le sue frequentazioni vaticane, tra una manifestazione dell'Opus Dei e qualche a convegno ecclesiastico, lo hanno indotto a dar ragione ai suoi amici di partito Binetti e Bobba. D'Alema non è dunque che l'ultimo degli appartenenti alla corrente del PD che sono i Teodem. Cosi dal socialismo europeo si fa un bel salto della quaglia e si sposano le tesi disgustose, omofobe  razziste del peggior clericalismo di destra. D'Alema per la stessa logica stringente del matrimonio tra omosessuali offende i cattolici non si affatto preoccupato di offendere con le sue affermazioni milioni di persone omosessuali che quotidianamente vengono impunemente aggrediti, violentati, emarginati.
Ma ha altresì offeso la storia del nostro paese e le conquiste sociali e civili grazie alle battaglie del movimento delle donne, delle forze laiche della sinistra. Se nel passato si fossero seguiti i suoi ragionamenti in Italia conquiste come il divorzio e l'aborto non sarebbero mai state ottenute, appunto perché avrebbero offeso il sentimento religioso di tanta gente.

Cardinal D'Alema, non pago delle sue assurde esternazioni, dispone anche che: "Due persone dello stesso sesso possono vivere uniti senza bisogno di simulare un matrimonio, lo stato però deve riconoscere loro diritti civili e sociali. Mi accontenterei di fare una legge". Bene! Al chierico D'Alema chiediamo di spiegare perché il suo partito non si sia davvero impegnato su questo fronte. Spieghi perché tutti i progetti di legge presentati si sono arenati in Parlamento e per favore ci eviti le sue indicazioni su come dobbiamo vivere. E' per colpa sua, e di tutta la classe politica che la pensa come lui, se i cittadini omosessuali non hanno alcuna tutela e nessun riconoscimento giuridico per le loro relazioni affettive.

A D'Alema ricordiamo, visto che consiglia sempre di guardare all'Europa, di studiare. Nel vecchio continente ben 21 paesi su 27 hanno riconosciuto diritti e doveri alle coppie doveri e 11 di questi   sono istituti matrimoniali o equipollenti.
In sintesi, per concludere, l'unica risposta possibile alle parole pronunciate da D'Alema è questa è : Vergogna!


Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
Alessandro 18:50 | 0 comments |