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lunedì 24 dicembre 2007
Buon laico Natale
Buon 2008
..e un sogno per la nostra piccola Italia....
"Riconosciamo oggi in Spagna il diritto a contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso. Non siamo stati i primi, ma sono sicuro che verranno dopo molti altri Paesi spinti da due forze inarrestabili: la libertà e l'uguaglianza. Si tratta di un piccolo cambiamento nel testo della legge che comporta un immenso cambiamento nelle vite di migliaia di concittadini."
"Non stiamo approvando leggi per gente remota e sconosciuta; stiamo allargando la possibilità di essere felici per i nostri vicini, i nostri compagni di lavoro, i nostri amici e i nostri familiari ed allo stesso tempo stiamo costruendo un paese più onesto, perché una società onesta è una società che non umilia i suoi membri."
"I nostri figli ci guarderebbero con incredulità se gli raccontassimo che non molto tempo fa le loro madri avevano meno diritti dei loro padri, che le persone dovevano continuare a restare unite nel matrimonio, aldilà della propria volontà, quando non erano più capaci di convivere insieme."
"Oggi possiamo offrire una bella lezione: ogni diritto conquistato, ogni libertà raggiunta, è stato il frutto dello sforzo e del sacrificio di molte persone che dobbiamo oggi riconoscere e di cui dobbiamo essere orgogliosi."
José Luis Rodríguez Zapatero
(un uomo che sa guardare molto, molto lontano)
Per Loredana, per Matteo, per le vittime del bullismo,
per tutte le persone che si sentono sole, escluse,
vorrei che questo Natale fosse anche solo un po' più laico.
E non laico nel senso clericale del termine.
Non anticristiano.
Ma inclusivo di tutte e di tutti.
Tutelare le minoranze, promuovere l'estensione dei diritti degli individui,
rispettarne la condizione, l'orientamento sessuale, l'identità di genere e le scelte personali,
significa tutelare la libertà di tutti.
Chi grida al lupo al lupo dimentica che se ora può scegliere di mortificare le proprie carni col cilicio, lo deve al sacrificio di qualcuno che in passato ha lottato per la libertà di tutte e di tutti.
Care amiche, cari amici,
il 2007 è stato un anno impegnativo per tutti. L'Italia è un paese sfiduciato, critico verso la politica, preoccupato per la precarietà e l'assenza di garanzie per il futuro. Da più parti si vogliono limitare le libertà personali e bollare come capricci le richieste di estensione di diritti a tutti i cittadini, malgrado questo sia sancito nella Costituzione e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.
Viviamo in un Paese in cui passa sotto silenzio il suicidio di Loredana, una giovane transgender siciliana. Drammi come questo vanno in scena ogni giorno, anche a scuola, senza che gli adulti si accorgano di nulla. Emarginazione, derisioni, offese verbali, prepotenze fino alla vera e propria violenza fisica. Sono tanti i gesti racchiusi sotto il nome di bullismo, che si possono trasformare in un incubo per le vittime.
"I retorici natali delle messe di mezzanotte, lo spettacolo televisivo dei discorsi del papa e le orge caritative di questi giorni sono vernici che coprono con un mantello religioso le ingiustizie e le ipocrisie." (Don Franco Barbero)
In questi giorni ci si affanna tanto per le apparenze, ma non si è sentita neppure una parola di indignazione verso chi ritiene normale contrastare un provvedimento di civiltà che punisce la violenza. Il clima di odio e i numerosi atti di violenza nei confronti delle persone transessuali, gay e lesbiche, rendono ancora di più necessaria e urgente una legge che tuteli dalle discriminazioni e che punisca la violenza, per portare l'Italia al pari degli altri Paesi europei. Non possiamo ricordarci di essere in Europa solo quando ci fa comodo!
Qui basta una telefonata da oltretevere per far tremare il governo. Una senatrice della Repubblica lo ha candidamente affermato, aggiungendo che «fino agli Anni Ottanta nei principali testi scientifici mondiali l'omosessualità era classificata come patologia, poi la lobby degli omosessuali è riuscita a farla cancellare. Ma le evidenze cliniche dimostrano il contrario»." (Paola Binetti)
Qui se sei gay ti è offerto di curarti. Nel reportage pubblicato domenica 23 dicembre 2007 sul quotidiano Liberazione, il giornalista delinea un quadro allarmante. Figure di primo piano nell'ambiente della Psichiatria coinvolte nell'applicazione di pseudo terapie di guarigione dall'omosessualità, imbevute di pregiudizi e luoghi comuni, del sedicente terapeuta cattolico americano Joseph Nicolosi. Teorie ampiamente contestate dalla comunità scientifica internazionale. Si profila il reato di abuso della professione medica.
Il fatto è gravissimo perché già il 17 maggio 1990 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha giustamente definito l'omosessualità una variante naturale della sessualità. Inoltre in questi programmi di psicologi cattolici reazionari sono presenti molti adolescenti minorenni portati dai propri genitori e forzati a "curarsi" da una patologia inesistente.
Alessandro Tosarelli