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venerdì 10 ottobre 2008
Comunicato Stampa ARCIGAY
10 ottobre 2008
Arcigay: DiDoRe proposta inconsistente
Pochi e labili diritti e affermazioni pericolose e anti-costituzionali
Insomma una legge sulla pietosa dipartita del caro estinto e sulla sfortuna economica. Nessun sostanziale diritto e dovere alle parti: manca l'obbligo di assistenza morale e materiale, manca il regime patrimoniale degli acquisti fatti in comune, manca la reversibilità della pensione, manca ogni norma sull'eredità.
Riteniamo grave che l'articolo uno della bozza contenga una indicazione inutile, ideologica e formulata al solo scopo di compiacere le gerarchie vaticane e che vorrebbe obbligare tutti i cittadini italiani a contrarre il matrimonio per essere chiamati famiglia.
Questa proposta di legge è inconsistente e condita da alcune gravi affermazioni.
Comprendiamo che in questo Parlamento, così come si configurano i rapporti di forza, non sia possibile dare una vera risposta alla dignità delle persone e delle coppie LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), al loro diritto di veder riconosciuti parità di diritti e di doveri.
Ci auguriamo che il Parlamento modifichi sostanzialmente questa proposta di legge, soprattutto in ordine al fatto che l'accesso a diritti e doveri sia una possibilità per le coppie conviventi e non un obbligo dal sapore illiberale.
Se si intende fornire una prima e limitata risposta al fenomeno sociale delle coppie nate fuori dal matrimonio, vanno chiariti meglio gli ambiti di azione e l'estensione a diritti e doveri sostanziali necessari a rispondere concretamente alle esigenze quotidiane di milioni di persone, depurando le affermazioni di principio ideologiche.
Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay