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mercoledì 9 gennaio 2008

Omossessualità e "terapia riparativa". Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico

Liberazione 9 gennaio 2008

L'Ordine degli Psicologi condanna Cantelmi

Omosessualità una variante naturale della sessualità

l'editoriale

di Aurelio Mancuso

La presa di posizione dell'Ordine Nazionale degli Psicologi, che con chiarezza dichiara che uno psicologo non può prestarsi ad alcuna "terapia riparativa" dell'orientamento sessuale di una persona, segna finalmente un punto a favore del buon senso e del ripristino delle regole deontologiche e scientifiche. Ce n'era un gran bisogno in un paese dove l'aggressione fanatica del cattolicesimo integralista si fa sentire con sempre più grande virulenza, accreditando convinzioni religiose come pratiche terapeutiche.

Il richiamo del presidente dell'Ordine, Giuseppe Luigi Palma al Codice Deontologico che non può essere derogato in base a principi e convinzioni personali dello psicologico, pone ora questioni di tipo politico e sociale di grande importanza. Per esempio com'è possibile che circolino indisturbate sui mass media opinioni di psicologi e psichiatri che sostengono la possibile guarigione dall'omosessualità senza che alcun organismo di controllo, anche d'altri ordini professionali, intervenga? Perché solamente dopo il bel reportage di Davide Varzì su Liberazione è stato possibile scoperchiare una realtà fatta di gruppi e confraternite che tentano di indurre le persone a percepire la propria sessualità come sbagliata, portatrice di conflitti, sofferenze, deviazioni? Da qualche anno denunciamo come associazioni lgbt la diffusione di una campagna di propaganda portata avanti da diversi medici e psicologi come con la fede, la disciplina, la volontà sia possibile redimere i fratelli e le sorelle omosessuali e lesbiche. La letteratura scientifica sul tema è vasta e ben argomentata anche in Italia, dove psichiatri come Paolo Rigliano e Vittorio Lingiardi o psicologi come Margherita Graglia e Luca Pietrantoni da tempo pubblicano testi tradotti anche in varie lingue, guidano corsi di formazione e d'informazione in tutto il paese.

Ora, con più forza, vogliamo sapere. Chiediamo a chi sa, a chi ha coperto, a chi ha subito, di parlare, di denunciare attività che sono illecite, che vanno contro le direttive degli ordini professionali, perché come afferma giustamente Palma: " i principi del Codice sono intimamente e inestricabilmente connessi con la cultura, il sapere e il saper fare dello psicologo. "Lo psicologo è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell'esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri…." e quindi "nell'esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all'autodeterminazione ed all'autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall'imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio/economico, sesso d'appartenenza, orientamento sessuale, disabilità".

Non ci interessano scontri frontali, feroci polemiche, il nostro primo compito è quello di tutelare la dignità e l'integrità psico fisica delle persone lgbt, per questo siamo alla ricerca di risposte concrete. Alcune mancano ancora. Per esempio cosa attende l'Ordine dei Medici a pronunciarsi così come ha fatto quello degli Psicologi? Tanti di questi fanatici mediconi che si aggirano indisturbati nelle riparate e silenziose stanze delle associazioni cattoliche, parrocchie, studi professionali privati (chissà se anche in quelli pubblici?) sono psichiatri, medici generici, immunologi, e così via. Non c'è nulla da dire? Come mai questo silenzio? E il ministro alla Salute non ha nulla da eccepire?

Oggi registriamo questo primo evidente successo del nostro paziente lavoro culturale e sociale, cui Davide con il suo reportage ha dato una decisiva mano. Il professor Cantelmi, su questo giornale e anche in successive dichiarazioni pubbliche ha invitato tutti noi ad un confronto pacato, a conoscere meglio e senza pregiudizi il suo lavoro. In una nota mi ha persino personalmente invitato a visitare il suo studio e a rendermi conto di persona delle attività che svolge il suo staff. Io pongo una domanda definitiva sono disposti Cantelmi, i suoi collaboratori, tutti gli altri psicologi e psichiatri cattolici sparsi in Italia che operano facendo riferimento alle teorie del fanatico americano Nicolosi, a dire con chiarezza che l'omosessualità è una variante naturale della sessualità e, che quindi, non deve essere curata?

Tutto il resto sono disgustosi giri di parole, che non ci interessano!

Presidente nazionale Arcigay

Aurelio Mancuso
 
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COMUNICATO STAMPA ARCIGAY 

Bologna,8 gennaio2008

 

ARCIGAY: BENE L'ORDINE DEGLI PSICOLOGI. L'ORDINE DEI MEDICI FACCIA ALTRETTANTO

 

E' con grande soddisfazione che apprendiamo da un comunicato dell'ordine nazionale degli psicologi una chiara presa di posizione del presidente Giuseppe Luigi Palma. La nota fa riferimento alle polemiche suscitate dal reportage a firma di Davide Varì pubblicato su Liberazione sulla pratica dell'uso di tecniche cosiddette riparative dell'omosessualità da parte di psicologi e psichiatri cattolici. Nel comunicato si afferma che "nell'esercizio della professione lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all'autodeterminazione ed alla autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; nel rispetto di opinioni o credenze, astendosi dall'imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazione in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità". "E' evidente quindi – continua il comunicato degli psicologi - che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna 'terapia riparativa' dell'orientamento sessuale di una persona".

Ringraziamo il presidente nazionale dell'ordine degli psicologi Palma per la sua presa di posizione che ci attendiamo venga finalmente rispettata da tutti gli psicologi italiani. Attendiamo ora che a questo intervento segua una analoga presa di posizione da parte dell'ordine dei medici, cui fanno riferimento gli psichiatri, nelle cui fila fanno parte molti dei fanatici integralisti cattolici che continuano sui mass media italiani a sostenere l'assurda tesi della guarigione dall'omosessualità.

 

 

Aurelio Mancuso

presidente nazionale Arcigay

 
 
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ORDINE NAZIONALE PSICOLOGI: "NO ALLE TERAPIE RIPARATIVE, SONO CONTRO IL CODICE DEONTOLOGICO"
Grillini. Ora intervanga l'Ordine dei Medici, anche gli psichiatri le offrono
martedì 08 gennaio 2008 , di Franco Grillini

Gaynews

In una lettera che uscirà su "Liberazione" domani, il Presidente nazionale dell'ordine degli psicologi prende nettamente posizione contro le cosìdette terapie riparative, quelle che, inutilmente, cercano di convertire gli omosessuali in eterosessuali. Accogliamo con soddisfazione il primo pronunciamento in assoluto sulla questione dell'Ordine degli psicologi.

Le parole del Presidente Giuseppe Luigi Palma, che si richiama al codice deontologico, sono inequivocabili: "Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione né di natura culturale né di natura religiosa, di classe o economica può spingere uno psicologo a comportamenti o ad interventi professionali non conformi a tali principi. [...] Lo psicologo è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell'esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri…. " e quindi "nell'esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all'autodeterminazione ed all'autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall'imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio/economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità."

Per questo, conclude Palma: "E' evidente quindi che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna "terapia riparativa" dell'orientamento sessuale di una persona".

Il tema era salito alla ribalta delle cronache due anni fa grazie ad un'inchiesta di Stefano Bolognini pubblicata dal mensile gay "Pride" alla quale era seguita una mia interrogazione al Ministro Storace, che non ha mai avuto risposta.

Il tema, è stato riproposto nel dicembre scorso dal giornalista di "Liberazione" Davide Varì che per ben sei mesi ha frequentato (50 euro a seduta) un equipe di psicologi e uno psichiatra cattolico Tonino Cantelmi, dimostrando inequivocabilmente che, in aperta violazione dell'ordine deontologico, alcuni psicologi sottopongono i propri pazienti a terapie riparative.

L'Ordine degli psicologi ha oggi giustamente condannato una pratica che cerca di curare ciò che malattia non è: un comportamento decisamente scorretto dal punto di vista scientifico.

Su questo terreno ho presentato oggi un'interrogazione al Ministro della Salute Turco perché il Governo intervenga immediatamente e perché anche l'Ordine dei medici, in relazione agli psichiatri che sottopongono i propri pazienti alla conversione, prenda una netta posizione.

Chiediamo altresì ad entrambi gli ordini di svolgere accurate indagini interne per stabilire quali e quanti psicologi e psichiatri, numerosi nomi sono stati fatti nelle due inchieste, non abbiano un comportamento deontologicamente corretto.

Compito della psicologia e della psichiatria è di intervenire per garantirne benessere e serenità a persone in difficoltà, non certo di trasformare più o meno legittime opinioni religiose, in sofferenza e pseudoscienza e gli psicologi e gli psichiatri dovrebbero aiutare gli omosessuali ad accettare serenamente la propria identità.


Franco Grillini
Psicologo e Deputato socialista.


Approfondimenti:

L'inchiesta di Stefano Bolognini:

http://www.stefanobolognini.it/cultura/psicologia/curagay.html

L'Inchiesta di Davide Varì:

http://www.gaynews.it/view.php?ID=76427

Interrogazione a Storace di Franco Grillini:

http://www.grillini.it/show.php?2125
 
 
Alessandro 15:40

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